119 Il problema della resistenza ai farmaci antipiastrinici: meccanismi molecolari e test di laboratorio

119 Il problema della resistenza ai farmaci antipiastrinici: meccanismi molecolari e test di laboratorio

Difatti, microorganismi patogeni – quali sono, ad esempio, batteri e virus – e cellule tumorali possono sviluppare una resistenza, appunto, nei confronti dei farmaci normalmente utilizzati per contrastarli e ucciderli (antibiotici, antivirali e chemioterapici antitumorali). Un capitolo speciale del dossier è dedicato alle vaccinazioni, strumento importante per contrastare l’antibiotico-resistenza, perché molti vaccini prevengono in modo diretto la malattia infettiva, riducendo la diffusione del patogeno, la necessità di utilizzare antibiotici e, di conseguenza, l’insorgere di resistenze. Inoltre, i vaccini contribuiscono a limitare l’utilizzo di antibiotici anche in modo indiretto, poiché migliorano la resistenza del sistema immunitario. E oggi la vaccinazione è diventata una parte significativa del lavoro delle farmacie e sempre più lo sarà in futuro (si veda, per esempio, il caso francese qui sul nostro sito).

L’antibiotico-resistenza può rappresentare un problema anche dal punto di vista della sicurezza alimentare. L’assunzione di alimenti contaminati da batteri che hanno sviluppato la resistenza a uno o più antimicrobici, può dar luogo a malattie il cui trattamento antibiotico potrebbe risultare inefficace con relative gravi conseguenze per la salute umana. L’uso responsabile degli antibiotici permetterà di avere a disposizione medicinali efficaci per la cura delle malattie batteriche.

Le ricadute della normativa per il testing dell’HIV a due anni dalla pubblicazione

La 68° Assemblea Mondiale della Sanità, nel maggio 2015, con la Risoluzione WHA68.7 adotta il Piano d’azione globale sull’antimicrobico-resistenza (Global action plan on antimicrobial resistance – GAP) dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Quest’ultima sottolinea l’importanza della collaborazione tripartita tra FAO (Food and Agriculture Organization), WOAH (World Organisation for Animal Health) e stessa OMS su questo tema. Alcune cellule all’interno del tumore possono mutare e diventare “indipendenti” dall’ormone, cioè non avere più bisogno degli ormoni per crescere. Le cellule mutate riusciranno a sopravvivere alla cura e a replicarsi, e quindi in breve tempo tutto il tumore non sarà più aggredibile con il tamoxifene.

  • Gli antibiotici sono farmaci fondamentali per la cura di molte patologie, ma devono essere usati in modo e misura corretti e appropriati, altrimenti possono generare, come sta purtroppo avvenendo, quella reazione chiamata antibiotico-resistenza che oggi rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica (si veda sul nosto sito qui e qui).
  • Un utilizzo così frequente è in parte dovuto all’elevata incidenza delle malattie infettive in questa fascia d’età, ma in parte si deve anche alla difficoltà a effettuare una diagnosi microbiologica dell’infezione e alle pressioni da parte dei genitori, che inducono spesso il pediatra a una scarsa aderenza alle linee guida esistenti.
  • L’ospedale di chirurgia ricostruttiva ad Amman, in Giordania, nato nel 2006 per rispondere all’elevato numero di vittime della guerra in Iraq per poi accogliere i feriti provenienti da Siria, Yemen e Gaza, è una delle poche tra le nostre strutture ad avere un laboratorio di questo genere.
  • Se il trattamento non viene iniziato subito dopo la diagnosi, si raccomanda di ripetere il test di resistenza prima dell’inizio della terapia.

Su tale base si sta sviluppando il concetto di blocco multiplo di segnali da attuarsi o mediante la combinazione di più farmaci, ciascuno selettivo contro un preciso bersaglio molecolare, o mediante l’impiego di inibitori “multi target”, cioè singoli farmaci in grado di bloccare simultaneamente più bersagli”. Ancora in crescita i dati relativi all’antibiotico-resistenza, sia a livello globale che europeo e italiano. Secondo quanto reso noto dal Ministero della Salute in occasione della Settimana mondiale della consapevolezza antimicrobica (World antimicrobial awareness week, Waaw, novembre), si calcola che in Europa, ogni anno, circa 33 mila persone muoiono per un’infezione legata a batteri resistenti agli antibiotici. A livello globale, sono quasi 5 milioni i decessi associati alla resistenza agli antibiotici (dati 2019). In
realtà non è possibile tener conto di tutte le condizioni che si realizzano in
vivo legate non solo alla proprietà del farmaco a cui i patogeni possono essere
esposti, in sede di infezione, a concentrazioni inibenti, sub-inibenti o
superiori di molti fattori ai livelli necessari per arrestare la loro crescita
batterica.

Le epilessie farmaco-resistenti

Tra gli agenti più promettenti si annoverano nuove cefalosporine che superano i meccanismi alla base della meticillino-resistenza (ceftarolina e ceftobiprolo), ulteriori derivati glicopeptidici quali oritavancina e dalbavancina. Tra gli inibitori della topoisomerasi, sono da tenere in considerazione alcuni https://castingmodel.com.br/scoperto-un-nuovo-corso-di-aicar-in-italia-un/ fluorochinolonici, tra cui la delafloxacina. Tra gli inibitori della protido-sintesi batterica la nuova pleuromutilina semisintetica, lefamulina, e fra i nuovi oxazolidinoni, tedizolid. Alcuni farmaci che per un certo periodo sono stati efficaci, ad un certo punto possono smettere di funzionare.

  • L’assunzione di alimenti contaminati da batteri che hanno sviluppato la resistenza a uno o più antimicrobici, può dar luogo a malattie il cui trattamento antibiotico potrebbe risultare inefficace con relative gravi conseguenze per la salute umana.
  • L’amfotericina B che, essendo insolubile in acqua a pH fisiologico viene iniettata per via endovenosa, può infatti provocare l’insorgenza di febbre, brividi, mal di testa e dispnea.Per limitare i danni nefrologici, si utilizzano dosaggi personalizzati e li si somministra soltanto a pazienti realmente a rischio.
  • Ad esempio, la penicillina è battericida se utilizzata a
    concentrazioni uguali o di poco superiori alla MIC ma risulta batteriostatica
    per concentrazioni supra-MIC un fenomeno noto come Eagle’s Effect.
  • Quando il tumore al colon è in fase avanzata, per esempio, le terapie mirate contro il bersaglio molecolare EGFR possono ancora controllare la malattia.
  • Le mutazioni responsabili della comparsa di resistenza ai farmaci possono coinvolgere diversi tipi di geni, come ad esempio, geni che codificano per proteine bersaglio del farmaco; oppure geni che codificano per proteine capaci di interferire/ostacolare l’attività del farmaco stesso.
  • A livello di pipeline, EMA negli ultimi 5 anni ha approvato 11 nuovi antibiotici, altri 25 sono nelle fasi I/II/III  e sono diretti contro i patogeni prioritari indicati dall’OMS.

La loro affinità per gli steroli può, tuttavia, interessare anche il colesterolo presente nelle membrane dei mammiferi, rendendoli tossici per l’uomo. L’amfotericina B che, essendo insolubile in acqua a pH fisiologico viene iniettata per via endovenosa, può infatti provocare l’insorgenza di febbre, brividi, mal di testa e dispnea.Per limitare i danni nefrologici, si utilizzano dosaggi personalizzati e li si somministra soltanto a pazienti realmente a rischio. In questi laboratori sono stati eseguiti i controlli di qualità dell‘antibiogramma di Mtb per i farmaci di prima scelta e il calcolo delle percentuali di resistenza ai farmaci singoli e in combinazione, allo scopo di seguire l‘andamento della Tb farmacoresistente in Italia. Alla fine Waleed è stato ricoverato presso il nostro ospedale ad Amman, dove i medici hanno scoperto che soffriva di una grave infezione alle ossa, causata da batteri resistenti agli antibiotici normalmente usati in questi casi. È un fluorochinolone a doppio bersaglio, in grado di formare complessi scindibili con DNA e topoisomerasi IV o DNA girasi e di inibire l’attività di questi enzimi sia nei batteri Gram-positivi che Gram-negativi [23].

Resistenza ai Farmaci

Può causare danni interni, che spesso richiedono un intervento chirurgico, mentre le fratture ossee esposte possono richiedere più interventi chirurgici, aumentando il rischio di infezione, sempre che l’osso non sia stato già stato infettato. La resistenza ad eritromicina e altri macrolidi è associata alla modificazione ribosomiale codificata dai geni erm o alle pompe d’efflusso codificata dai geni mefA. In generale, il termine “resistenza” descrive una condizione nella quale un Forma di vita non visibile ad occhio nudo come batteri, funghi, parassiti e virus. Alla prima diagnosi di HIV e/o immediatamente prima dell’inizio della terapia anti-retrovirale o se, nonostante la terapia anti-retrovirale, il numero di particelle virali nel sangue (Numero di copie di materiale genetico virale. Usiamo inoltre strumenti di analisi del traffico, che impostano cookie di tipo analitico di terze parti, anonimi e pertanto equiparabili ai cookie di tipo tecnico.

Vi sono altri modi con cui il tumore diventa resistente ai farmaci?

Gli antibiotici sono farmaci fondamentali per la cura di molte patologie, ma devono essere usati in modo e misura corretti e appropriati, altrimenti possono generare, come sta purtroppo avvenendo, quella reazione chiamata antibiotico-resistenza che oggi rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica (si veda sul nosto sito qui e qui). Utilizzare gli antibiotici per risolvere i problemi di diarrea, enterite necrotica e E.Coli subito dopo lo svezzamento fa parte delle più comuni scelte di management. D’altra parte questa fase di allevamento è estremamente delicata perché mette a dura prova il tratto gastroenterico dei suinetti, che passano da una dieta lattea digeribile quasi al 100% ad una dieta solida con digeribilità minore. La morfo-fisiologia del digerente, soprattutto negli svezzamenti precoci, non è ancora completamente sviluppata sia in termini di profondità delle cripte e altezza dei villi intestinali che di produzione enzimatica. Il ruolo della flora batterica nella digestione è dunque indispensabile, ma lo stress dello svezzamento mette a rischio il corretto equilibrio tra batteri benefici e batteri patogeni e porta con facilità ai disordini clinici.

Inoltre, i farmaci Access sono anche meno costosi, perché esistono in formulazioni generiche. L’OMS, proprio per provare a dare un perimetro all’antibiotico-resistenza, ha ideato, tramite il progetto AWaRe, una categorizzazione degli antibiotici più usati al mondo che illustra le opzioni antibiotiche per ciascuna sindrome, bilanciando i benefici, i danni e il potenziale di resistenza. Una di queste è sicuramente l’utilizzo non appropriato (o potremmo chiamarlo abuso) di questi farmaci anche quando non è opportuno prenderli. Nonostante siano farmaci abbastanza di recente formulazione, sono già stati osservati casi di resistenza dovuti a mutazioni del loro target d’azione, ovvero, l’enzima glucano sintetasi.

Anche gli allevatori, però, possono e devono fare la loro parte, in primo luogo adottando una gestione sanitaria corretta dell’allevamento che consenta di non ricorrere agli antibiotici in modo sistematico, per compensare un’igiene carente, pratiche zootecniche inadeguate o mancanza di cure. È invece compito del Ministero della Salute registrare e monitorare l’uso degli antibiotici veterinari così come l’utilizzo in deroga di medicinali contenenti agenti antibiotici autorizzati per uso umano. Il 14 giugno 2019 vengono adottate anche le Conclusioni del Consiglio dell’Unione Europea sulle prossime tappe per fare dell’UE una regione in cui si applicano le migliori pratiche nella lotta alla resistenza antimicrobica. A novembre 2018 vengono pubblicati i risultati dell’ultimo sondaggio, condotto, per conto della CE, dalla rete pubblica Kantar di Bruxelles, nei 28 Stati membri dell’UE tra l’8 e il 26 settembre 2018. Leggi il report completo Special Eurobarometer 478 -Antimicrobial Resistance e la sintesi in inglese. Nel 2015, l’OMS ha lanciato il progetto GLASS (Global Antimicrobial
Resistance Surveillance System) a supporto del Global Action Plan per
rafforzare le evidenze disponibili sull’AMR a livello globale.